Lars W. Vencelowe

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Introduction Lars W. Vencelowe nasce nell’isola di Milos nel 1964 da padre danese e madre greca; dopo un’infanzia divisa tra le Cicladi e frequenti soggiorni a Copenaghen, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza di Atene dove l’amico Costantinos Mavros lo introduce in ambienti culturali vicini all’esistenzialismo ed al surrealismo. La suggestione suscitata in Vencelowe dalla pittura di Dalì è alla base della decisione di abbandonare la Grecia e gli studi di Legge per trasferirsi a Siviglia, dove si laurea in Storia dell'Arte nel 1991 con una tesi sul pittore catalano Jusep Torres Campalans. Sono di questo periodo la collaborazione con la rivista La Nueva Andalucia per la quale firma articoli di critica pittorica e letteraria e la pubblicazione di alcuni saggi. Nel 1993 lo ritroviamo in Italia dove si dedica allo studio delle opere di Giorgio Morandi e Carlo Mattioli. Nel 1995 ritorna in Grecia per dar vita con Kafatis, Dariou e Mathis alla breve esperienza della rivista Voci del Mediterraneo; nonostante l’impegno profuso la rivista non varcherà mai i confini della penisola greca e cesserà le pubblicazioni dopo un paio d’anni
Interests Uno scrittore che ha respirato mille atmosfere diverse, che è passato attraverso climi culturali e correnti letterarie riuscendo a mantenere sempre la propria unicità, la propria solitudine. Non è un caso che egli stesso affermi in un'intervista al quotidiano catalano La Vanguardia (14 Giugno 1998) “... forse è proprio il tema della solitudine il fil rouge che lega tutta la mia ricerca. La solitudine verso la quale ti spinge una società costruita su compromessi di comodo e menzogne, come è stato per Stig Dagerman, quella nella quale finisci quando ti accorgi che più ti addentri nella natura delle cose e più esse ti sfuggono (Daniil Charms), od anche la solitudine come scelta, di Alvaro de Campos che sente la vita ma non vi partecipa, si limita a viverla tutta dal di dentro...”
Favorite Books "Mater Mare", "Di quel che accadde", "Pensieri, parole, opere ed omissioni", "Prove di fuga"