Cristina Donati Meyer

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About me

Gender Female
Industry Arts
Occupation Artista - giornalista
Location Italy
Introduction “Meglio morire di schianto che arrugginire lentamente”, recitava uno slogan punk degli anni 80. Cristina ha deciso di non arrugginire , ma di brillare attraverso una pittura e una performance ambientale vive, che possono durare una frazione di secondo, ma parafrasando il motto punk “è meglio brillare un solo secondo sull’onda che restare opachi tutta la vita fondo al mare”. La passione schizza in faccia a chi si pone di fronte ad un suo lenzuolo con il quale il colore ha fatto l’amore. Tanto è timida e riservata nella vita che rifiuta, tanto è vitale e esplosiva sulla tela. Cristina non dipinge, fa l’amore con la materia, quasi a tentare di riplasmare sé stessa per un mondo nuovo, migliore, un mondo che non esiste. Così denuncia tutto il proprio disagio di una ragazza che non mangia animali in un mondo di carnivori, di un animale alato schiacciato tra mandrie che calcano saldamente il terreno, di un cristallo tra cocci di piombo, di un fringuello fra i cacciatori. Approfittiamo del suo volo di farfalla, con la tenue polverina che le fa brillare le ali, perché come tutte le cose fragili è una fugace apparizione. Oggi c’è, vola, domani non si sa.
Interests Antispecismo, arte, ambiente, letteratura.
Favorite Movies Frida Kahlo, Brama di vivere, Maria Antonietta, Ragazze interrotte, The Libertine..............
Favorite Books Anna Karenina (tolstoj), Sexus (henry Miller), Donne che corrono coi lupi (Clarissa Pinkola Estès), Il secondo sesso (simone de beauvoir), I fiori del male (charles Baudelaire), Il maestro e Margherita (Michail Bulgakov), elogio della pazzia (Erasmo da Rotterdam), La medicina smascherata- Imperatrice nuda (Hans Ruesch), Liberazione animale (Peter Singer), Ecocidio (Jeremy Rifkin)