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| Introduction | Máster de Teoría e Historia de la Arquitectura Departamento de Composición ETSAB-UPC Organizado por Antonio Pizza y Celia Marín |
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| Interests | MARCO MULAZZANI L’architettura “non dipende soltanto da chi la fa ma anche da chi la ordina”, scriveva Giuseppe Pagano nel 1933. In quel periodo in Italia alla committenza pubblica “di Stato”, si affianca una committenza “di Regime”, portatrice di caratteri architettonici in grado di esprimere i “nuovi valori” del fascismo. I casi-studio che verranno esaminati saranno quelli delle attrezzature politico-assistenziali realizzate dal fascismo, nell’intento di chiarire il rapporto tra innovazione tipologica, adesione ai linguaggi della modernità e ricerca di un vero e proprio “canone” architettonico fascista. FEDERICO BUCCI Le mostre, i musei, i padiglioni fieristici e gli arredamenti progettati da Franco Albini, a metà del Novecento, nascono da una concezione unitaria dell’architettura degli interni, in cui le coincidenze tra lo spazio espositivo e lo spazio domestico sono i risultati di una ricerca che concorre al raggiungimento di un obiettivo specifico; quello di dare un corretto senso alle cose. La casa diventa un ambiente espositivo, la mostra assume connotati domestici e gli oggetti esposti appartengono, diceva Franco Albini, “all’attualità della vita, alla cultura viva”. |